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Zuppa, minestra o vellutata?

Zuppa, minestra o vellutata?

Nelle giornate fredde e piovose non c’è niente di meglio, per scaldarsi, di una bella minestra, di una zuppa o di una vellutata, ma qual è la differenza tra le tre e perché si chiamano così?

La minestra si prepara con le verdure di stagione.  Come prima cosa si fa un soffritto con carota, sedano, cipolla, porro. Poi, si aggiungono le verdure tagliate a pezzetti e a striscioline. Si copre con l’acqua e si lascia cuocere. La minestra è brodosa e si può arricchire con riso, pasta, farro, orzo… Deve il suo nome al fatto che veniva servita dal padrone di casa, a-ministrata, calda fumante.

La zuppa si prepara come la minestra, ma molto meno brodosa. Una volta pronta, va servita in piatti fondi perché dovrà “inzuppare” le fette di pane tostato e/o i crostini.

La vellutata, infine, si prepara con una, due o tre verdure rosolate: ad esempio cipolla, patata e una verdura a scelta. Per arricchirla si può aggiungere un bicchiere di latte o un po’ di panna, ma in base alla verdura può essere ottimo anche lo yogurt. Va frullata e resa…vellutata!



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