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Filogea

Filogea

“La mia agricoltura dev’essere buona da mangiare, ma anche bella da vedere e piacevole. La cosa più importante è il rapporto che instauri con la tua azienda. Io non so perché faccio certe cose ma mi viene naturale: vado a vedere il calendario e guardo che effettivamente ho seminato nel giorno giusto ma non lo so perché…sei qui, in relazione con le tue piante e la tua azienda…”.

“Faccio convenzionale dal 1989, biologico dal 1995. È la mia terza azienda questa, ed è da 10 anni che mi ci dedico. Il mercato, per fortuna, ci sta premiando.” Daniele è un ‘professionista’ della biodinamica e del biologico ai quali si dedica da più di 10 anni. Quando parla della sua produzione si capisce che ha con la sua terra un rapporto profondo, umano: la tratta come se fosse una cara amica. Ci si dedica completamente: è una passione nata già quando viveva in Friuli. È qui che ha mosso i primi passi nella biodinamica, quando gli dicevano: “Piuttosto che usare un letame di cattiva qualità, mal compostato, meglio non usarlo, lascia perdere!”.
“Io semino tutte le settimane. Le lavorazioni del terreno le faccio solo io, per quanto riguarda le semine, le ho in parte delegate ad un ragazzo che mi aiuta e al quale, pian piano, ho spiegato come si fa. Delego l’insalatina e la valeriana, ma non il ravanello, perché il seme costa carissimo, nè la rucola, perché il seme è finissimo. Sto insegnando per non avere solo su di me questo peso”.
Con questo bagaglio di esperienza arriva nel Lazio, quasi per caso: “Ho conosciuto un’amica all’università, ho visto la zona e m’è subito piaciuta. Il terreno qui è molto fertile. Ho girato la campagna e ho conosciuto un agronomo. Da lì sono andato in banca con il mio progetto e alla fine mi hanno dato i soldi per partire. Prima delle bonifiche, gli ortaggi distribuiti a Roma venivano da queste terre, da questa fascia di Viterbo. Questo è un terreno vulcanico, all’epoca dei Romani infatti c’erano 14 stabilimenti termali; tuttora è una zona termale.”

Quest’insalata è di una digeribilità e di una leggerezza…! Non causa i disturbi che possono nascere dal consumo di insalate coltivate con fertilizzanti sbagliati o con diserbanti. Non lascio mai il terreno scoperto, non faccio arature, lavoro solo in superficie. Facciamo una semina superficiale, irrigo e poi raccolgo. Senza toccare il terreno vado avanti per 3 o 4 cicli cambiando coltura. L’insalatina la taglio con la falce e la metto in casetta. Uso preparati biodinamici anche 5 volte l’anno per alcune serre. Tutte le serre hanno delle grondaie e questo mi permette di irrigare con acqua piovana per 6-7 mesi l’anno.
Il contatto di Daniele con la terra è vivo, quotidiano e personale. Gli si illuminano gli occhi quando si nomina la lattuga: “Ravanello e insalatina è una delle consociazioni che faccio di più perché insieme diventano più buoni. L’insalatina è contenta di avere il ravanello vicino e il ravanello diventa meno piccante”. Invece, girando tra le sue serre gli chiediamo: “Che erba è quella?” “Quella è l’ortica! Tipica per l’utilizzo nel compost”. “Be’, potresti fare valerianella e ortica in una sola vaschetta?! Vendere l’ortica non sarebbe male!” “No no, m’è antipatica, m’è antipatica!”

La produzione agricola di Filogea, dal greco filos (amore, amico) e gea (terra), ha come prodotto principale l’insalatina a taglio. L’insalatina a taglio fatta a misticanza di Daniele è un concentrato di gusti e diversità di colori e forme: il verde e il rosso striato dei lattughini, la foglia tonda dello spinacino, il rosso vivo del radicchio, le foglie verde scuro e frastagliate della rughetta…



Struttura Produttiva:

11,5 ettari di superficie totale di cui 2 ettari e mezzo di serre.

Filiera Produttiva:

Più di 4 diverse varietà di insalate coltivate direttamente da seme; falciate con la falce e mescolate nel laboratorio aziendale

Certificazioni:

Certificato biologico da Bios

Prodotti principali:

misticanza, spinacino, rucola, prezzemolo, insalatina verde, ravanelli, verdure capate e lavate

Indirizzo:

Strada Risiere, 2 , Viterbo , VT



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