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Come va con la frutta estiva?

Come va con la frutta estiva?

Stiamo facendo del nostro meglio per riempire le Zolle con buona frutta di stagione, ma purtroppo la primavera pazza e maledetta appena trascorsa non ci rende le cose facili.

A maggio sembrava di essere in pieno autunno e a febbraio pareva fosse arrivata la primavera.
Uno sconvolgimento climatico che ha causato danni enormi: fieno mancante, api in grandissima sofferenza, il primo raccolto di verdure estive quasi interamente distrutto, ma è stata la frutta a riportare i danni maggiori.

La fioritura è arrivata in anticipo: a febbraio.
Poi le temperature sono scese bruscamente e maggio è stato freddo, piovoso e caratterizzato da eventi atmosferici estremi. La più temuta sciagura degli agricoltori, la grandine, si è abbattuta sugli alberi che si risvegliavano dall’inverno.

Quello che si è salvato ha raggiunto la maturazione godendo di poco sole, e resistendo agli attacchi di vento, grandine e pioggia. Per questo, i frutti sono, a volte, poco zuccherini, ammaccati o feriti. Le albicocche, le pere, le susine, e le pesche, portano sulla loro buccia la storia che ti stiamo raccontando. Sono brutte e ferite, ma buone.

Giovanni Galante, uno degli agricoltori con i quali collaboriamo, ci ha inviato un video per raccontarci lo stato del suo frutteto: ogni dieci frutti raccolti ne ha persi otto. Una sciagura!

In questa situazione, nella grande distribuzione, ma anche nei mercati rionali, i prezzi schizzano alle stelle e si ricorre alla frutta proveniente da altri paesi.

Noi abbiamo deciso di sostenere gli agricoltori con i quali lavoriamo e di tenere fermi i prezzi per chi riceve la spesa a casa di Zolle.

Stiamo selezionando con maggiore attenzione la frutta che utilizziamo per comporre le spese, ma è possibile che qualcosa ci sfugga ed anche che qualche frutto che a noi sembra essere buono, deperisca molto velocemente quando arriva a casa. Stiamo chiedendo a tutti gli Zollisti di non fermarsi all’aspetto dei frutti, di assaggiarli, di tenerli nel frigorifero e di considerare che mangiare cibi di stagione significa anche fare i conti con il tempo che fa.

Il peggio, però, dovrebbe essere passato: speriamo che la situazione migliori nelle prossime settimane! Stiamo aspettando meloni e cocomeri cresciuti in pieno campo e maturati al sole.



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